Servizi
matteo fanetti pneumologo
Servizi offerti e prestazioni specialistiche
Visita pneumologica
La valutazione pneumologica inizia valutazione anamnestica (anamnesi), al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili circa la storia clinica e lo stile di vita del paziente stesso, per poi successivamente passare a quella che concerne la visita in senso stretto. A seconda dei rilevamenti ottenuti valuteremo se seguire ulteriori accertamenti e impostare il percorso diagnostico e terapeutico più idoneo per il paziente.
Spirometria semplice e con test di reversibilità
Test del cammino (6mWT)
Prick test per inalanti e alimenti
Screening apnee notturne e polisonnografia
Attraverso un percorso dedicato che comprende una visita specifica, l’uso di questionari dedicati e il completamento diagnostico con monitoraggio cardio-respiratorio notturno andiamo a valutare sintomi notturni (quali russamento, risvegli con senso di soffocamento, nicturia…) e/o sintomi diurni (cefalea al risveglio, astenia, deficit dell’attenzione e/o vigilanza, eccessiva sonnolenza) specifici dei disturbi del sonno. La sindrome delle apnee notturne in particolare determina compromissione della qualità di vita e, almeno per le variati severe, un fattore di rischio indipendente per eventi avversi respiratori, cardio- e cerebrovascolari, incidenti stradali e sul lavoro e mortalità.
La sola anamnesi e visita medica non consentono da soli diagnosi certa di OSA, ma è essenziale per un appropriato consiglio terapeutico almeno in forme lieve-medie.
Screening danno da fumo/cessazione fumo
Ecografia toracica
Di cosa mi occupo
Patologia bronchiale
BPCO
Asma bronchiale
L’asma è una malattia cronica comune e potenzialmente grave, caratterizzata da sintomi quali respiro sibilante, dispnea, costrizione toracica e tosse che variano nel tempo, nell’insorgenza, nella frequenza e nell’intensità.
Questi sintomi sono associati ad un’ostruzione al flusso aereo variabile, ossia a difficoltà ad espirare a causa di broncocostrizione (restringimento delle vie aeree), ispessimento della parete delle vie aeree e aumento del muco.
L’ipereattività bronchiale è alla base dell’asma, non può esistere asma senza. Ma può esserci una ipereattività in assenza di asma talvolta anche transitoria (es. post infezioni virali, bronchiectasie, LAM, rinite allergica, BPCO).
Bronchiolite
La bronchiolite è un termine generico utilizzato per descrivere un processo infiammatorio non specifico che colpisce principalmente le piccole vie aeree. Nella maggior parte dei casi, la patogenesi della bronchiolite rimane poco definita. Le manifestazioni cliniche della bronchiolite solitamente includono dispnea e tosse, a volte con produzione di espettorato. I sintomi sono generalmente lentamente progressivi nel corso di settimane o mesi. La diagnosi di bronchiolite dovrebbe essere presa in considerazione nei pazienti che presentano un esordio insidioso di dispnea e tosse, specialmente quando i sintomi e i segni non seguono un modello tipico per l’asma o la BPCO. Ad esempio, la bronchiolite dovrebbe essere presa in considerazione in un non fumatore quando la limitazione del flusso aereo è irreversibile o associata a un’anomalia del trasferimento di gas. Anche il contesto clinico può far sospettare al medico una bronchiolite; ad esempio, una recente esposizione a fumi tossici, sintomi di infezione virale, una storia di trapianto di organi o una concomitante malattia reumatica.
Bronchiectasie
La bronchiectasie rappresentano un disturbo acquisito dei bronchi e dei bronchioli principali, caratterizzato da dilatazione anomala permanente e distruzione delle pareti bronchiali. La fisiopatologia delle bronchiectasie è sostenuta da un circolo vizioso costituito da infezione delle vie aeree, infiammazione, clearance mucociliare compromessa e danno strutturale che causa la progressione della malattia. La radiologia è fondamentale nella diagnosi di bronchiectasie.
Patologia interstiziale polmonare
Ipertensione Polmonare
Nodulo polmonare
I noduli polmonari possono essere rilevati su studi di imaging trasversali eseguiti per un motivo non correlato (ad esempio, nodulo polmonare incidentale). La domanda principale che segue il rilevamento di un nodulo polmonare è la probabilità di malignità, con la successiva gestione che varia di conseguenza. L’approccio in questo argomento si applica ai noduli riscontrati incidentalmente in pazienti di età ≥35 anni senza segni o sintomi attribuibili alla lesione e con un rischio basale di cancro ai polmoni equivalente a quello della popolazione generale. Sono necessarie strategie separate e aggiustamenti individuali per altre popolazioni, inclusi i pazienti sottoposti a screening per il cancro ai polmoni e per coloro che sono immunodepressi, hanno una storia di malignità attivamente in trattamento o follow-up o presentano sintomi polmonari. Un nodulo polmonare è definito all’imaging come una piccola lesione (≤30 mm), ben definita, circondata da parenchima polmonare. A volte, si riscontrano anche noduli polmonari multipli incidentalmente. In questo contesto, la valutazione diagnostica si riferisce al tipo predominante o al nodulo più sospetto (ad esempio, più grande, in crescita). Le cause dei noduli polmonari incidentali possono essere classificate come benigne o maligne. La valutazione iniziale dovrebbe utilizzare caratteristiche cliniche e radiografiche per determinare la probabilità di malignità. La probabilità di malignità determina quindi un’ulteriore gestione, solitamente sorveglianza tramite tomografia computerizzata (TC) o biopsia. Le linee guida per la valutazione diagnostica di un nodulo polmonare incidentale consentono modifiche individuali. Questo perché la gestione di un nodulo deve essere individualizzata per il paziente.
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